Nel giugno del 2001 l'ordinamento giuridico italiano, recependo una pressante indicazione in tal senso del Consiglio d’Europa, si è arricchito di una peculiare disciplina dedicata alla responsabilità (solo formalmente qualificata come "amministrativa", ma a tutti gli effetti sovrapponibile alla responsabilità penale) delle persone giuridiche e degli enti: trattasi della normativa introdotta dal D.lgs. 231/2001.
Dal 2001 ad oggi è sensibilmente cresciuto il novero dei fatti che, se commessi da un apicale o da un dipendente sottoposto alla direzione o vigilanza di un apicale, nell’interesse o vantaggio dell’ente, può astrattamente determinare la responsabilità amministrativa dell’ente privo dei meccanismi di tutela – quali l’adozione di un modello di organizzazione, gestione e controllo, nonché l’istituzione di un Organismo di Vigilanza deputato al controllo della efficacia delle prescrizioni contenute nel Modello – prescritti dagli artt. 6 e seguenti del decreto n. 231/2001.
Le fattispecie criminose riguardano diversi settori – come la sicurezza sul lavoro, il diritto penale dell'ambiente, gli abusi di mercato, i delitti informatici, i delitti di truffa ai danni di enti pubblici, malversazioni,
corruzione e concussione – sempre più sensibili nella vita di ogni impresa.
I professionisti dello studio Macchia hanno una risalente esperienza nella tutela degli enti, sia ante che post commissione di illeciti presupposto, avendo collaborato nella stesura degli modelli di organizzazione, gestione e controllo sia in fase preprocessuale che processuale. Hanno altresì esperienza nella difesa processuale degli enti.